Energia, ambiente, economia e società

, di Claudia Zorzi

Energia, ambiente, economia e società

Suvvia, occupiamoci dell’ambiente! I provvedimenti governativi e i contributi dei cittadini per limitare inquinamento e spreco energetico.

Energia, ambiente, economia e società sono questioni strettamente legate l’una all’altra ormai da alcuni anni. Il problema dell’approvvigionamento energetico, divenuto di pubblico interesse quando alcuni stati europei hanno dovuto affrontare, con difficoltà, il grande colosso russo per l’importazione del gas.

L’inquinamento, che comporta una diffusione dei cosiddetti gas serra, i quali provocano a loro volta l’innalzamento della temperatura causando lo scioglimento dei ghiacci e l’incremento del livello di mari ed oceani. Gli ingenti danni economici causati dagli uragani e dalle inondazioni e le forti spese di importazione dell’energia e di purificazione dei prodotti di scarto, che vengono emessi da risorse inquinanti come il petrolio. Le continue perdite umane per fenomeni naturali, come lo Tsunami del natale del 2004 e l’uragano Katrina, e per sostanze nocive come le polveri sottili che di giorno in giorno vengono diffuse nell’aria dai gas di scarico delle auto incolonnate nei centri cittadini.

Tutto ciò viene continuamente ripetuto dalla carta stampata e dai palinsesti televisivi, i quali tentano di creare una coscienza comune un po’ per vero interesse, un po’ ù

... allontanarci dai media entrando tra colo che un aiuto concreto lo stanno veramente dando ...

per inserirsi in un dialogo già avviato che crea audience e spettacolarità. Il solo modo che noi tutti abbiamo per allontanarci dall’approccio mediatico su tematiche così delicate ed entrare a far parte di coloro che un aiuto concreto hanno già deciso di darlo, è fare nostre le questioni del risparmio energetico e della riduzione dell’inquinamento.

La maggior parte degli edifici italiani, soprattutto di vecchia costruzione, è caratterizzata da impianti di riscaldamento mal funzionanti, infissi sottili e coperture poco isolanti e, molto spesso, durante le stagioni fredde, il dispendio energetico per mantenere alte le temperature interne dei locali è piuttosto elevato. Ciò che fa maggiormente riflettere è il fatto che moltissimi edifici di questo tipo siano pubblici. Quando il buon senso richiede che essi fungano da modello alle altre costruzioni, l’amministrazione pubblica si diletta a imbastire costruzioni che dal punto di vista del risparmio energetico fanno rizzare i capelli.

In Italia

Nel nostro paese, tuttavia, un piccolo passo in avanti è stato fatto negli ultimi mesi, in seguito all’approvazione della Finanziaria. Il testo costituito dall’attuale governo contempla infatti alcuni punti importanti riguardanti soprattutto l’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili, una piccola ma fondamentale parte per smussare i danni ambientali già ingenti, dei quali dovranno peraltro occuparsene le nuove generazioni. Il governo si prefigge, anzitutto, l’obbiettivo di agire con maggior cautela nella

... i provvedimenti virtuosi del governo italiano ...

pratica dei finanziamenti e delle incentivazioni per la promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, al fine di limitare gli abusi e tutelare coloro che effettivamente sviluppano progetti eco-sostenibili. Un altro provvedimento interessante è costituito dalla creazione di un fondo di 100 milioni di euro all’anno per il biennio 2007-2009 al fine di incentivare l’ acquisto di autoveicoli a metano e GPL e promuovere la trasformazione delle vecchie autovetture a benzina e gasolio in mezzi di trasporto che utilizzano le fonti energetiche suddette. Consapevoli del fatto che le automobili e tutti i mezzi di trasporto su strada sono tra i maggiori responsabili dell’inquinamento globale e certi che la condizione ambientale peggiorerà quando i paesi in via di sviluppo si dedicheranno all’acquisto di massa di prodotti automobilistici, possiamo sperare che tale decisione governativa sia solo il primo passo verso l’eliminazione completa dei mezzi più inquinanti, soprattutto quelli utilizzati nei trasporti commerciali, che giornalmente percorrono la penisola da nord a sud. Per coloro che hanno già provveduto a riconvertire la loro auto o che, per comodità o risparmio di carburante, utilizzano bicicletta o mezzi pubblici per gli spostamenti, ritengo che non possano sentirsi in regola con la propria coscienza ecologica fino a che non avranno predisposto un intervento di “riqualificazione energetica” della propria abitazione. Anche per tale problematica il testo della Finanziaria prevede dei contributi, in particolare relativi alla modifica di pareti e finestre poco isolanti e alla sostituzione di caldaie e bassa efficienza. Inoltre vengono disposte agevolazioni fiscali per l’installazione di pannelli solari, un valido aiuto per il risparmio energetico.

Il governo italiano si sta dunque muovendo verso provvedimenti di rispetto ambientale, tuttavia questo cammino avviene a passi piccoli e molto lenti, che non riescono ad incidere in maniera decisiva sui più ampi obiettivi prefissi in ambito europeo.

... la determinazione dei singoli ...

La determinazione dei singoli ad approfittare delle agevolazioni fiscali e il buon senso di qualche città nel decidere di escludere, almeno dal centro storico, il caos inquinante del traffico automobilistico non bastano per evitare l’irreparabile caduta verso il disastro ambientale. Sono infatti necessarie leggi che portino riforme efficaci su larga scala, che coinvolgano tutti i comuni italiani, senza esclusione di sorta.

I rifiuti solidi urbani

Per quanto riguarda l’inquinamento dato dai rifiuti che ognuno di noi produce quotidianamente, il solo contributo possibile è rispettare le norme di differenziazione poste da alcuni comuni italiani, troppo pochi a mio parere, che prevedono lo smaltimento di plastica, vetro e lattine, carta, materiale secco e umido separatamente, così da promuovere il riciclo dove la tecnologia lo consente. Tutto ciò ci dovrebbe portare a una scelta consapevole dei prodotti che acquistiamo, non solo per il loro contenuto, ma anche per il contenitore. Con questo mi permetto di sconsigliare di inserire nei carrelli della spesa pacchi e scatole formati da doppi imballaggi di materiale non riciclabile, quelli del riso sotto vuoto per esempio, ma di preferire tutti i prodotti avvolti in soli involucri di carta o cartone. Se pensiamo inoltre che, soprattutto in ambito ortofrutticolo, la merce è destinata a viaggiare per lunghi tratti, provenendo anche da paesi extra europei, promuovendo l’acquisto di generi alimentari di stagione coltivati o prodotti in luoghi limitrofi, si può evitare l’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto che non devono più percorrere grandi distanze, emanando nell’aria gas che si depositano sui monumenti storici e nei polmoni delle persone. Ci sarebbero molti altri consigli da dare, come quello di utilizzare le lampadine a basso consumo

... piccole azioni concrete per dare un grande contributo ...

, ma ognuno, se dotato di un briciolo di interesse verso l’argomento e di determinazione nel migliorare il mondo, può informarsi personalmente sui metodi di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento, consultando materiale ben più esaustivo.

Concludendo, per superare, o almeno limitare, la crisi ambientale non è sufficiente guardare con apprensione ai disastri ecologici e attendere che le amministrazioni locali o nazionali prendano seri provvedimenti a riguardo, ma è fondamentale che ciascuno di noi si faccia carico di una parte di responsabilità verso tutto ciò che ci circonda e che siamo noi stessi a farci portatori di una coscienza ecologica, agendo direttamente e incitando gli altri a seguirci.

Fonte dell’immagine Flicrk.com

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