Il Federalismo in Europa e nel Mondo: inizia il Seminario di Ventotene!

, di Simone Vannuccini

Il Federalismo in Europa e nel Mondo: inizia il Seminario di Ventotene!

Giunto alla trentaduesima edizione, il Seminario di formazione federalista di Ventotene – organizzato dall’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli” – ha aperto ieri, domenica 1 settembre, i propri lavori. Nella splendida cornice del nuovo Centro Polivalente dedicato a Umberto Terracini si è tenuta la tavola rotonda d’apertura, intitolata “70 anni di battaglie per l’Unità europea” e dedicata al Settantesimo anniversario della fondazione del Movimento Federalista Europeo.

La conferenza ha visto – dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, dell’Assessore della Regione Lazio Lucia Valente, del Vice Presidente dell’Istituto “Altiero Spinelli” Gabriele Panizzi, del Presidente del Movimento Federalista Europeo Lucio Levi e del Prefetto di Latina Antonio D’Acunto – l’intervento del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che ha tenuto una relazione dal titolo “la crisi dei debiti sovrani e il processo di integrazione europea”.

L’intervento di Visco ha preso le mosse da una cronistoria della crisi ed ha offerto una chiara spiegazione dei principali fattori la cui interazione ha dato il la al tracollo economico e finanziario del Vecchio continente, una once-in-a-lifetime-crisis nata negli Stati Uniti ma che ha colpito duramente l’Unione europea, vulnerabile in quanto costruzione politica incompleta. Dopo aver illustrato i meccanismi di trasmissione che hanno portato i debiti sovrani europei a lievitare enormemente e la stessa solidarietà europea a vacillare quando è stato il momento di dover intervenire nei confronti di Grecia, Irlanda e Portogallo, il Governatore ha illustrato i nuovi strumenti di governance di cui si è dotata l’Eurozona, in particolare il Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) e lo strumento delle OMT (Outright Monetary Transaction) lanciato dalla BCE di Mario Draghi. In particolare, l’attivazione delle OMT ha agito positivamente sulle aspettative economiche dei mercati, fermando la crescita vertiginosa degli spread, ovvero dei differenziali di rendimento dei titoli di debito pubblico dei Paesi europei rispetto a quelli dei Bund tedeschi.

Visco ha concluso il suo intervento evidenziando l’interdipendenza piuttosto che la consecutività delle c.d. “Quattro Unioni” (Bancaria, Fiscale, Economica, Politica). Rispondendo alla domanda di uno dei 150 giovani partecipanti al Seminario, Visco ha ribadito che immaginare le Unioni in sequenza è stato un errore: la realizzazione dell’Unione politica (per esempio attraverso importanti passi nel campo della Difesa e della Ricerca) genererebbe nuova fiducia e benefici anche nel campo economico. Citando testualmente un articolo di Tommaso Padoa-Schioppa, il Governatore della Banca d’Italia ha sostenuto che “Nel vedere avverarsi una profezia-monito c’è più amarezza che soddisfazione. Parlai, all’inizio dell’euro, dei pericoli di ‛una moneta senza Stato’. Ed è chiaro che ci voleva più Stato europeo, non meno moneta europea: senza l’euro l’Europa vivrebbe oggi giorni di catastrofe. Una delle ragioni del discredito delle classi dirigenti nazionali e della crisi della politica è che si continua ad alimentare l’illusione che i poteri nazionali siano in grado di affrontare problemi (energia, clima, finanza, sicurezza, immigrazione, beni primari) che sono non nazionali, ma continentali e mondiali”.

Il Seminario (a cui si affianca la trentesima edizione del Seminario internazionale) proseguirà fino al 6 settembre, alternando relazioni teoriche a riflessioni sull’attuale crisi europea e sulle sue possibili soluzioni istituzionali; e si concluderà con la consegna del Premio giornalistico “Altiero Spinelli” (iniziativa promossa dal Movimento Federalista Europeo, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome e con l’adesione della Presidenza della Repubblica) a Michael Braun, Corrispondente da Roma di Tageszeitung e Direttore della Friedrich-Ebert-Stiftung.

Articolo originariamente pubblicato su Euractiv.

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