É la mancanza di lungimiranza e coraggio politico che genera malcontento popolare, che produce chiusura culturale e fa dimenticare la grandezza delle variabili in gioco, dai numeri reali dell’immigrazione a ció che sta accadendo nel mondo: una storica transizione di regime che coinvolge gran parte del mondo arabo, il rinvigorirsi di una crisi economica dell’Occidente che minaccia la stabilitá finanziaria dei paesi europei piú vulnerabili (il Portogallo é l’ultimo esempio) e di conseguenza mette a serio rischio i diritti ed il benessere dei cittadini.
L’Italia ha rappresentato l’ago della bilancia, lo stimolo ideale e l’attore diplomatico capace di sbloccare le situazioni di empasse in cui di volta in volta il processo di integrazione europeo si é trovato; i cittadini italiani, fieri eredi della cultura democratica e antifascista di Mazzini, Cattaneo, Rosselli, Einaudi, Spinelli, Rossi, Colorni e molti altri ancora, hanno sempre sostenuto con forza il sogno di un’Europa libera ed unita, federale, speranza di progresso ed esempio per il mondo intero.
La Gioventú Federalista Europea si oppone fermamente al tentativo di addossare solo all’Europa le colpe delle incapacitá nazionali: l’Unione non é un velo dietro cui nascondere l’incompetenza politica, bensí un grande progetto politico e di civiltá, forse il piú grande in assoluto: rendere impossibili le guerre, estendere la democrazia, l’uguaglianza e la libertá oltre i confini nazionali, organizzare un futuro di convivenza della societá che vada oltre il concetto di nazione.
É una politica veramente europea dell’Immigrazione, portata avanti da uno Stato federale europeo e coordinata con una strategia di politica estera e di sviluppo unica verso i paesi del Nord-Africa, del Medio Oriente e del “mondo Arabo”, l’unico modo per risolvere alla radice i pressanti problemi di questi giorni.
L’Italia rinunci all’illusione di potersi salvare senza Europa e torni ad assumere il suo ruolo di Paese fondatore, torni ad ispirare l’unificazione federale del Continente, subito!
Segui i commenti: |